La Legge di Stabilità 2016 prevede la riduzione del 50% dell’IMU per le unità immobiliari, diverse da quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9 concesse in comodato dal proprietario ai parenti in linea retta entro il primo grado, ossia ai genitori oppure ai figli, che le utilizzino come abitazione principale.
Per beneficiare della riduzione è inoltre necessario che:
- il contratto di comodato sia registrato;
- il comodante (proprietario) possieda un solo immobile in Italia;
- diversamente, il comodante risieda nello stesso comune ove si trova l’immobile concesso in comodato. Da questa seconda ipotesi si ricava che la riduzione IMU spetta anche nel caso in cui il comodante possieda un altro immobile, nel medesimo comune, adibito a propria abitazione principale.
Il venir meno di uno solo dei predetti requisiti determina la perdita dell’agevolazione.
Forma del contratto di comodato per la riduzione IMU
Ai sensi del codice civile il contratto di comodato può essere redatto in forma scritta oppure può essere concluso in forma verbale.
Qualora il comodato sui beni immobili sia redatto in forma scritta, lo stesso è soggetto, oltre ad imposta di bollo, ad imposta di registro pari ad € 200. La registrazione deve essere effettuata entro i 20 giorni successivi alla data dell’atto.
Nel caso di contratto di comodato in forma verbale, ai fini della fruizione dell’agevolazione, la registrazione può essere effettuata mediante presentazione di apposito modello di denuncia all’Agenzia delle Entrate.
Anche nel caso di contratto in forma verbale, occorre tenere in considerazione la data di conclusione dello stesso al fine di usufruire dell’agevolazione.