L’impatto del coronavirus investe aspetti vitali per le imprese.
E’ una sfida da affrontare con un approccio strategico: vanno contenuti gli effetti dell’epidemia e preparato il terreno per una vigorosa ripartenza quando si potrà imboccare la via della normalità.
Sarebbe opportuno, prima di correre in banca a congelare mutui e finanziamenti, meditare ogni scelta saggiando lo stato di salute economico – finanziaria dell’azienda, e verificare se davvero è il caso di chiedere frettolose moratorie o convergere su altre soluzioni.
Provo qui a segnare alcune “mosse” che puoi fare.
Analizza lo stato di salute della tua azienda
Ritengo prima di tutto fondamentale raccogliere la concentrazione per effettuare lo screening della liquidità disponibile e poi passare all’individuazione degli incassi a breve.
Ciò sarà senz’altro utile per chiarirti le idee sulla reale disponibilità di cassa e capire come far fronte alle scadenze più imminenti.
Concorda modifiche ai contratti, contatta fornitori e clienti
Serve poi analizzare le clausole dei contratti stipulati con fornitori e clienti, proporre adeguate modifiche delle condizioni e accordarsi per rimodulare i termini dei pagamenti.
E’ chiaro che la cosa migliore sarebbe concordare pagamenti ai fornitori più diluiti nel tempo.
Non sospendere finanziamenti e leasing in maniera impulsiva: valuta altre soluzioni!
C’è poi da chiedersi se e quali delle agevolazioni previste dai provvedimenti del Governo conviene attivare.
Non è sempre saggia la corsa impulsiva alla sospensione di finanziamenti, leasing e affidamenti.
In alcuni casi è più conveniente volgere lo sguardo verso altre forme di sostegno con un approccio più pragmatico tenendo conto che:
a) non è previsto un termine entro cui puoi accedere alle moratorie;
b) l’iter di conversione in legge del decreto Cura Italia è in corso: è quasi certo che le agevolazioni già previste saranno rafforzate, arricchite o integrate con altre misure;
c) il governo ha annunciato un prossimo decreto legge con ulteriori misure economiche per sostenere la liquidità delle imprese;
d) per quanto peggiorata, se la situazione economica dell’azienda permette di pagare le rate dei finanziamenti si potrebbe pensare di fare uno sforzo ora e, magari, valutare successivamente di ricorrere a soluzioni diverse per alleggerire il peso delle rate. Penso alla possibilità di ricorrere alla surroga del mutuo o altre forme di rinegoziazione che permettono di rimodulare i tassi applicati o allungare la durata dell’ammortamento;
e) in taluni casi si potrà anche immaginare iniziative di riconversione o riorganizzazione del business. Perciò sarà necessario sviluppare nuovi programmi di investimento alla luce dei possibili scenari.
Sono sicuro tu abbia altre soluzioni da suggerire e affiancare a quelle esposte finora. Sarei curioso di leggerle. Perciò ti invito a segnalarle nei commenti in fondo alla pagina!
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