Anatocismo sui conti corrente: le Banche devono restituire gli interessi dal 2014!

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Hai mai notato che il saldo del tuo conto corrente diminuisce più velocemente del previsto? Potrebbe essere a causa dell’anatocismo bancario, una pratica che consiste nel calcolare gli interessi non solo sulla somma iniziale del tuo conto corrente, ma anche sugli interessi già maturati. In altre parole, è come una palla di neve che cresce sempre di più.

Ma non preoccuparti, in questo articolo ti spiegherò cos’è l’anatocismo, come funziona, come puoi proteggerti e difenderti.

Scoprirai che, nonostante dal 2014 le norme bancarie prevedano il divieto di praticare l’anatocismo bancario, alcune banche hanno continuato a farsi pagare “interessi su interessi” violando palesemente la legge.

Anatocismo bancario: cos’è?

Col termine anatocismo si indica l’operazione di calcolo di nuovi interessi a seguito della capitalizzazione degli interessi che maturano su una somma di denaro dovuta a qualcuno.
La capitalizzazione consiste nella sommatoria tra il capitale e gli interessi maturati. Si ha l’anatocismo nel momento in cui, l’importo totale derivato dalla somma di capitale e interessi, costituisce la base di calcolo degli interessi successivi. In pratica, si pagano interessi su interessi.

Anche se il codice civile vieta questa pratica, le banche hanno goduto di una lunga deroga che ha permesso loro di applicare sistematicamente l’anatocismo. Questo fenomeno, come vedrai proseguendo la lettura, è stato al centro di numerosi contenziosi tra banche, consumatori e imprenditori negli ultimi decenni.

Anatocismo bancario: cosa dice la Legge?

Per lunghissimo tempo la pratica dell’anatocismo bancario (produzione di interessi su interessi capitalizzati) è stata ritenuta lecita sul presupposto che, in tutte le operazioni tra banche e clienti, entrambe le parti riconoscessero come legittima la pretesa che maturassero interessi – attivi o passivi (quelli che paghiamo) – non solo sull’importo originariamente versato o prelevato, ma sugli interessi comunque prodotti.
Si riteneva che tale pratica corrispondesse a un uso generalizzato, una consolidata e, perciò valida, consuetudine nei rapporti tra banche e clienti.

In linea di massima, l’anatocismo bancario era un meccanismo pressoché sfavorevole per i clienti, soprattutto per i titolari di conti corrente bancari assistiti da aperture di credito e per chi avesse accesso mutui.

Le banche, a volte senza che neppure il cliente firmasse una clausola contrattuale che lo prevedesse, operavano in maniera squilibrata la capitalizzazione di interessi attivi e passivi (quelli che il cliente doveva pagare): mentre gli interessi attivi venivano capitalizzati annualmente, quelli passivi, cioè quelli che tu dovevi pagare, venivano calcolati trimestralmente.
Questo squilibrio creava un chiaro vantaggio per le banche e, i clienti, si ritrovavano a pagare interessi su interessi, spesso senza nemmeno accorgersene!

Finché, alla fine degli anni ‘90 (con la famosa sentenza della Corte di Cassazione n. 2374 del 16 marzo 1999), l’anatocismo bancario – con le modalità fino a quel momento applicate – è stato ritenuto una pratica illegittima.
Le banche sono state costrette, a seguito dei contenziosi avviati, a ricalcolare i saldi dei conti corrente, pressoché sempre viziati dall’applicazione dell’anatocismo illegittimo. Nei casi più gravi le banche sono state condannate a restituire ai clienti somme ricevute per estinguere debiti maturati sui conti corrente proprio per effetto dell’anatocismo illegittimo.

Il nuovo orientamento sull’anatocismo bancario ha costretto il legislatore a modificare il Testo Unico Bancario fino a quel momento vigente.
Così il Decreto legislativo n. 342/1999 ha modificato l’articolo 120 T.U.B. incaricando il CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) di deliberare criteri e modalità di produzione degli interessi sugli interessi nelle operazioni bancarie.

Con la delibera CICR del 9 febbraio 2000, in vigore dal 22 aprile, è stato regolamentato l’anatocismo bancario. A partire dalla delibera CICR del febbraio 2000 l’anatocismo bancario è divenuto una pratica legale: gli interessi capitalizzati potevano produrre ulteriori interessi ma era necessario che ciò fosse previsto nei contratti di conto corrente, finanziamenti rateali, operazioni di raccolta del risparmio, con clausole appositamente sottoscritte dai clienti.

Affinché l’anatocismo operasse correttamente, era sempre necessario prevedere la pari reciprocità temporale della capitalizzazione degli interessi (come regola, sia gli interessi attivi che passivi venivano capitalizzati con cadenza trimestrale) e, per gli interessi attivi, era vietato concordare un tasso in misura meramente simbolica.

Le Leggi di Stabilità 2014 e 2016 hanno modificato le norme sull’anatocismo bancario demandando al CICR il compito di stabilire le modalità di produzione degli interessi nelle operazioni bancarie entro i seguenti limiti:
a) nei conti corrente deve sempre assicurarsi la stessa periodicità sia degli interessi debitori che creditori;
b) gli interessi, debitori e creditori, una volta capitalizzati, non possono produrre altri interessi. Nelle successive operazioni di capitalizzazione gli interessi vanno calcolati solo sul capitale.

Dunque, a partire dal 1° gennaio 2014, vige il divieto di praticare l’anatocismo bancario.

Anatocismo bancario: da restituire gli interessi addebitati dal 2014!

In pratica col divieto dell’anatocismo bancario, dal 1° gennaio 2014 si poteva pensare di stare tranquilli… Ma non è andata proprio così!

Alcune banche, approfittando delle ambiguità interpretative del divieto di anatocismo introdotto con la Legge di Stabilità 2014, hanno continuato a far maturare interessi su interessi sui conti corrente, a discapito dei clienti.
Gli istituti di credito hanno fatto leva sul fatto che, il divieto di anatocismo, sembrava non poter essere applicato fino all’emanazione di una delibera specifica del CICR, che avrebbe dovuto stabilire le modalità precise per il calcolo degli interessi.

Tale tale delibera, in realtà, non è mai stata adottata almeno fino all’ulteriore intervento normativo avutosi con la Legge di Stabilità 2016, così lasciando un vuoto normativo. Per diversi anni alcune banche hanno trovato spazio per continuare a capitalizzare gli interessi, aggravando così il peso economico sui loro clienti.

Finalmente, con la sentenza n. 21344 del 30 luglio 2024, la Corte Suprema di Cassazione ha messo la parola fine all’anatocismo bancario praticato illegalmente dalle banche anche dopo il divieto espressamente introdotto nel 2014!

La Cassazione ha stabilito che il divieto di anatocismo bancario fosse pienamente operativo già a partire dal 1° gennaio 2014, senza bisogno di aspettare alcuna delibera del CICR.

Questa fondamentale decisione mette in chiaro che le banche che hanno continuato a capitalizzare gli interessi debitori e a chiedere ulteriori interessi ai propri clienti, dovranno ricalcolare i saldi dei conti corrente e, nei casi più gravi, restituire tutte le somme percepite illegittimamente in violazione del divieto di anatocismo.

Conto corrente bancario: come posso verificare se ho subito l’anatocismo?

Dunque, gli interessi illegittimi da anatocismo bancario addebitati dalle banche dovranno essere depurate dai conti corrente mediante un ricalcolo dei saldi e, se hai effettivamente pagato interessi anatocistici, hai diritto alla restituzione (ripetizione dell’indebito).

Per scoprire se il tuo conto corrente è stato colpito da anatocismo bancario illegittimo, uno dei primi passi da fare è munirsi degli estratti del conto corrente. Benché sia preferibile che tu li abbia conservati, hai diritto di richiedere copia degli estratti conto alla tua banca.

Ricorda però che le banche hanno diritto di consegnarti le movimentazioni del conto corrente relative ai dieci anni precedenti il mese in cui presenti la richiesta.

Tieni a mente che il ricalcolo del saldo del conto corrente, in caso di anatocismo, e di rimborso degli interessi illegittimamente percepiti dalla banca può essere richiesto entro dieci anni.

Esamina accuratamente gli estratti del tuo conto corrente bancario e, se noti qualcosa di strano, rivolgiti pure al mio studio!
Non lasciare che gli interessi illegittimi da anatocismo bancario pesino sul tuo conto corrente.

Ti aiuterò a verificare se sei stato vittima di anatocismo bancario. Con la mia consulenza potrai scoprire gli eventuali addebiti ingiusti, le pratiche illegittime della banca, far valere i tuoi diritti e recuperare ciò che ti spetta.

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